RACCONTI DI MODA VINTAGE, DI CULTURA E... TENDENZE!
Essere appassionati di moda non significa solo essere attratti da begli abiti, la moda è un settore che abbraccia da sempre più rami e si intreccia con essi fondendosi e creando delle sinergie uniche come ad esempio quando si incontra col cinema.. come dimenticare George Clooney nel film American Gigolò che indossa una delle giacche più famose del cinema mondiale, la giacca destrutturata di Giorgio Armani che proprio all’epoca e grazie anche al cinema ha debuttato sulla scena del fashion system o come dimenticare l’ elegante Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany che con nonchalance ed estrema eleganza indossa un tubino nero di Givenchy, un capo che da quel film ha avuto un successo planetario ed è entrato a far parte dell’armadio di moltissime donne. Ma non solo il cinema comunica in uno scambio fra le parti con la moda, tante altri settori lo fanno da sempre come la musica, l’arte, la letteratura… in questo angolo vi racconterò le mie recensioni su mostre, film inediti e non, sfilate ed eventi culturali in genere legati al mondo della moda raccontati attraverso il mio sguardo fornendovi anche dei consigli di cosa poter visitare per arricchire la vostra conoscenza e la vostra curiosità in materia!
Siete pronti a fare questo viaggio nel mondo della bellezza insieme..?
Io spero di guidarvi al meglio…voi seguitemi!
SFILATA DEBUTTO DI ALESSANDRO MICHELE PER VALENTINO
La sfilata debutto di @alessandro_michele da @maisonvalentino la piu attesa la piu discussa la piu chiacchierata è arrivata. Alessandro Michele è cosi o lo si ama o lo si odia non ci sono mezzi termini o stai con lui o fai a meno di guardarlo...considerato da molti un genio con un estro e una conoscenza della storia del costume fuori dal comune come fuori dal comune è tutto ciò che fa e che disegna come un quadro, un qjadro ben preciso quello della bellezza in ogni sua forma. Ci immerge in un'atmosfera tra il cupo e l' ovattato con arredi ricoperti da teloni e il pavimento rotto come una bella casa abbandonata, una casa che ha bisogno di nuovo calore umano per riprendere vita e di bellezza e di gioia come canta il soundtreck mentre le modelle sfilano in una parata di creatività gioiosa quella che Alessandro Michele vuole trasmettere..non bisogna smettere di gioire la gioia è vita ma per gioire c' è bisogno di bellezza. L' interpretazione dell'archivio stilistico è la chiave di tutta la collezione un tributo agli anni 70 di Valentino mescolati a rifermenti Decó anni 20 e in un sapiente mix che riesce a far rinascere questa casa e farla rifiorire con gioia. Io sono con Alessandro...e voi? #sfilatadebutto #alessandromichele #Valentino #parisfashionweek #maisonvalentino
Si chiude la #hautecouture Parigina con la presentazione della SS 24 di John Galliano per @maisonmargiela.
Provocatorio, scenico, geniale. Parliamo di una sfilata...? No... è uno show diretto dalla collaborazione con il regista Baz Lurhmann..niente è lasciato al caso e tutto segue un fil rouge...va in scena un cortometraggio dentro un sobborgo della Senna dove i personaggi che si susseguono fra loro hanno un denominatore comune: sono personaggi della vita vera francese fra cui ballerine, pittori, artisti.. sembra un quadro della Belle Epoque che esce dalla cornice e prende vita perche è questo che sa fare John Galliano sa dare vita ai suoi riferimenti costumici non si limita a citazioni passatiste come un nostalgico ma vuole che i corsetti le ampie crinoline e i busti pulsino di vita. John Galliano ha dato nuovamente prova dell'alto livello di sperimentazione oltre che di creatività, quella che ad oggi sembra un po mancare
.Uno spettacolo che incanta e ci fa credere che l' Haute Couture non è un retaggio per pochi eletti ma possa camminarci a fianco e sedersi con noi come uno squattrinato pittore di Montmartre perche in fondo l' Haute Couture deve anche far sognare
.E a voi è piaciuta la sfilata
?#hautecoutur #parigi #johngalliano #ss24
MOSTRA WALTER ALBINI 2024
Oggi vado a vedere una mostra di un personaggio quasi ormai purtroppo dimenticato nel mondo della moda... non sufficientemente reso noto ai più perché il brand è da tempo nella lista dei dormienti anche se con qualche tentativo di rilancio e conosciuto quindi solo agli addetti ai lavori o agli studiosi di moda.. ma il suo nome sancisce l' inizio e la fine di un' epoca.. la fine dei creatori di moda che producevano solo per le aziende tessili in anonimato e l' inizio dell' era dello STILISTA, nome coniato da Anna Piaggi proprio in rifermento ad Albini. Cosi Albini non fu famoso all' epoca solo per il suo stile personale quasi da dandy anticonformista fuori dalle righe ma sempre sofisticato ma il suo contributo fu ben più profondo e ridefinì le leggi del fare moda..del rapporto stilista, produttore di filati e fu lui a capire l' importanza di mettere al centro la figura dello stilista.. per dare identità alle collezioni, quella firma stilistica che era indispensabile non solo per dare risalto al creativo ma anche per far identificare la clientela in uno stile e uno status symbol ben preciso.
#albin #mostre #cultura #storiadellamoda #fashionheritage
MOSTRA MODA ITALIANA SALA PITTI FIRENZE
La Grande Bellezza.
Non è solo il titolo di un film che parla di una Roma magnifica ma decadente ma è la storia del nostro Paese.. Ieri presso Palazzo Pitti a Firenze, luogo emblematico della moda italiana ho fotografato tutto questo perché tutta questa bellezza vale la pena condividerla
.Ha riaperto dopo la chiusura forzata per covid la Galleria del Costume di Palazzo Pitti mettendo in mostra il meglio degli abiti rappresentativi dagli anni 50 ai primi 80 di stilisti come Versace, Chanel, Gucci, Armani, Prada, Emilio Pucci e tanti altri nomi.
.Un omaggio alla nascita della nostra moda con in mostra i capi che hanno sfilato per la prima volta nella splendida cornice della Sala Bianca sotto gli occhi attenti e increduli di 300 ospiti fra buyer e giornalisti americani esattamente il 22 luglio 1952 in quella Sala avviene una magia.. l'imprenditore Giovanni Battista Giorgini decide di mettere in scena il meglio delle case di moda italiane dell' epoca per puntare le luci sul made in italy ed oscurare quelle della haute couture francese
.Il resto è storia
.#heritag #fashionheritage #giorgini #salabianca #palazzopitti #firenze #madeinitaly #anni50 #modaitaliana
SFILATA ANTONIO MARRAS SS24
È iniziata la Milano Fashion Week.. e come sempre cercherò di seguire e raccontare gli stilisti meno commerciali che sanno far parlare gli abiti attraverso dei racconti... come ha fatto oggi Antonio Marras che ha saputo unire l' arte della moda a quella del cinema da sempre interconnesse e così la sfilata sembrava quasi un' opera teatrale che Antonio Marras ha saputo dirigere magistralmente dando vita a uno spettacolo nello spettacolo con protagonista l' attrice Marisa Berenson nonché nipote della celeberrima Elsa Schiaparelli, stilista dall' impronta surrealista degli anni 20, anni che Antonio ripercorre nelle sue creazioni fondendo il glamour di quegli anni alla presenza costante del richiamo alla sua Sardegna in ogni sua collezione, terra arcaica e intrinsa di passione . Insomma un' artista a tutto tondo che sa raccontare attraverso le sue creazioni una visione di moda lontana dai soliti schemi dove le arti si fondono e passato e futuro si incontrano.
#mf #antoniomarras #ss24 #fashionheritage #fashionshow #modaecinema #elsashiapparelli
MOSTRA ARTE E MODA FORLI
Abito che ha ispirato la realizzazione dell' abito da scena del film Il Gattopardo di Luchino Visconti in mostra al @artedellamodamostraforli.
Una mostra unica che racconta la rivoluzione del costume a partire da fine settecento indagando il rapporto arte e moda fortemente interconnesso dove l' una influenza l' altra in un dialogo senza fine, un dialogo fatto di abiti sartoriali che mutano i connotati nel tempo insieme ai mutamenti dell' arte e della società. Dall' aristocrazia alla nascita di una nuova borghesia capace di avere potere di acquisto a partire da fine 800 dove già a Parigi assistiamo alla nascita dei primi magazzini commerciali dove l' abito non era più solo retaggio di una casta nobile ma merce di scambio oltre che status symbol ai quali i borghesi non volevano rinunciare. Arriviamo poi alla figura del sarto narrata tramite Worth prima figura del sarto rivoluzionario che libera le donne dalle crinoline quello che poi farà Poiret nei primi novecento fino arrivare alla belle epoque epoca d' oro di Parigi dove Boldini ritrae nei migliori salotti di Parigi le nobil donne per poi passare all' epoca dai futuristi come Balla alla metafisica di De Chirico dove vediamo la donna spogliarsi sempre di più della veste di custode del focolare fino arrivare alla Grande Guerra, il ritorno all' ordine , il fenomeno Chanel con i suoi contemporanei Patou e Lanvin per poi parlare delle alte case di moda romane che vestivano le dive del cinema mondiale come le Sorelle Fontana. Infine vediamo questo enorme e spettacolare excursus storico finire con il connubio indissolubile filo conduttore della mostra fra arte e moda dove YSL riprende delle opere di Mondrian e Armani di Matisse...insomma una rappresentazione storica della nascita del costume che merita una visita anche solo per ammirare di quanta bellezza è circondata la moda che non appartiene mai solo agli abiti
.#museisandomenic #mostraarteemoda #chanel #dior #armani #storiadellamoda #storiadelcostume #fashionhistory
SFILATA FERRETTI SS 23
Fashion's Pills 📝 Abito mantella della Sfilata Resort 2024 di Alberta Ferretti nella location straordinaria del Castel Sismondo di Rimini... Una sfilata per me speciale non solo perché dedicata alla mia terra la Romagna a cui la stilista ha voluto fare omaggio in questo momento così delicato ma anche perché volutamente messa in scena in uno dei luoghi che ora più che mai simboleggia uno dei più grandi artisti al mondo di Rimini: Federico Fellini. La sfilata già dalla location, sede attuale del museo dedicato interamente a Fellini è un susseguirsi di citazioni al cinema e soprattutto al cinema Felliniano come l' abito mantella che cita il film Casanova dove quest'abito andò in scena e a cui valse a Fellini il premio di miglior costume. Rimini non è la città dove Fellini fu attivo artisticamente dato che poi fu adottato da Cinecittà per la sua produzione cinematografica ma come tutti i Romagnoli aveva questa terra nel sangue e la celebrava nei suoi film come la "Dolce Vita" che non tutti sanno che nonostante fu girato a Roma fu ispirato da quello che lui definiva " quella bella confusione" che già dagli anni 70 Fellini vide nella Riviera Romagnola in pieno fermento turistico fra l' Embassy e il Grand Hotel luoghi da lui molto frequentati. Fellini fu un sognatore per eccellenza e il suo è un cinema prettamente onirico infatti Alberta Ferretti ha voluto celebrare il tema " Fellini e il sogno". Il sogno di saper raccontare la bellezza dell' Italia nel mondo attraverso i suoi film e aver fatto accrescere l' identità del made in Italy non solo per i suoi film cult ma anche per la costumistica da lui sempre accuratamente scelta. Scusate se mi sono dilungata in questo post ma è un tema a me caro in quanto ho costruito un progetto universitario proprio sul legame fra cinema e moda e fra Fellini e la moda. Rimini è la terra dove ho studiato e questa sfilata è stata organizzata proprio in collaborazione con il mio campus universitario di Rimini e ha permesso a noi studenti di vivere da vicino le fasi della realizzazione della sfilata 🤍
#albertaferrett #fellini #castelsismondo #ladolcevita #rimini #cinemaemoda #fellinieilsogno #collezioneresort2024
MET GALA 2023
Fashion pills 📝Ieri si è tenuto il @metgalaofficial l' evento glam per ricavare fondi per il Metropolitan Museum of Art di NYC e che apre e inaugura ogni anno la mostra annuale dell' ala dedicata alla Moda e Costume del museo stesso. È l' evento fashion più atteso dell' anno che si trasforma in una parata di look eccentrici e opulenti che tutti gli anni come ogni evento che si rispetti presenta un dress code e un tema da seguire e quest' anno il dress code era tutto dedicato a lui.. il couturier che ha rivoluzionato il marchio Chanel rendendolo più glamour e soprattutto più accattivante nel mercato del fashion system adottando la politica della logo mania ponendo la doppia C davanti come simbolo immancabile in ogni borsa e reinventando dal 1983 anno in cui divenne direttore creativo della maison i codici stilistici del marchio attualizzandoli come i tweed, le giacche sartoriali e tubini neri. Lagerfield oltre a essere un couturier era un abile comunicatore del brand per cui creava aveva capito l' importanza del potere dell' immagine che in Chanel aveva perso di allure e ha saputo fare risplendere un marchio che forse oggi in pochi sanno che sarebbe stato solo studiato nei libri di moda ma non avrebbe più avuto potere commerciale se non fosse stato per mano di Lagerfield che lo svecchio senza rinunciare alla classicità che distingue il brand. Fu anche un sapiente creatore di fashion show spettacolari dove ogni sfilata era uno spettacolo quasi teatralizzato mirato all' effetto scenico che non doveva mancare. Nella parata del Met Gala vediamo celebrare tutto questo fra Maison che si sono cimentate nella creazione di outfit per l' evento e star che hanno deciso di attingere direttamente agli archivi della Maison Chanel come Dua Lipa in un abito da sposa del 1992 firmato K. Lagerfield.
#metgala202 #nyc #metropolitanmuseumnyc #karllagerfield #kaiser #chanel #silviavintagecorner
SFILATA PALAZZO PITTI 1952
La nascita del MADE IN ITALY: Nel 1951 Giovanni Battista Giorgini fa sfilare nella sua villa Torrigiani nei pressi di Firenze la moda italiana mette in scena prima che un evento di moda, un evento di marketing...per la prima volta tutte le case di moda dell' epoca sfilano in un evento unico e presentano quello che poi diverrà l' etichetta nazionale più famosa al mondo del made in Italy a una folla di buyer e giornalisti americani consacrando così l' immagine del fatto in Italia nel mondo e sfidando l' allora nemico francese oscurando per la prima volta nomi come Chanel e Dior.
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SANREMO 2025
Cosa ci riserverà il festival di Sanremo quest'anno..? Come sempre la kermesse canora riserva tante sorprese anche nell'ambito dei costumi da "scena" scelti dalle star per fare da corollario alla canzone portata sul palco e che possano fungere da mezzo di comunicazione tanto quanto il testo della stessa. Gli abiti d'altronde sono da sempre mezzi di comunicazione nel mondo dell'arte..dalla musica al cinema alla fotografia sono sempre stati utilizzati per inviare messaggi e poter veicolare dei concetti intrisechi in un film, una canzone o un'immagine pubblicitaria.
Ma veniamo al tanto chiacchierato Festival e ripercorriamo insieme le tappe degli abiti da scena che più hanno fatto discutere e creato dei veri e propri fenomeni di costume a seguire infatti certi momenti della storia del Festival sono inscindibili dagli abiti indossati. Ho ricercato per voi i momenti più salienti della storia dei look sanremesi che hanno per sempre segnato uno spartiacque fra il prima e dopo Sanremo. La prima immagine che mi balza alla mente è quella di una straordinaria Loredana Bertè che fece scalpore col suo celeberrimo look col finto pancione . Era il 1986 e con una canzone che rimase anonima in contronto alla mise indossata si presenta con calze a rete e un tubino nero che fasciava un finto pancione in gravidanza come per lanciare il messaggio che ogni donna anche in dolce attesa è prima donna e poi madre e che può e deve raggiungere ciò che vuole insomma un messaggio di empowerment femminile che fece scandalo ma anticipò di gran lunghi i tempi per i temi proposti.
L'altra immagine che mi balza alla mente è quella androgina punk di una straordinaria Anna Oxa anch'essa antesignana per i tempi in cui si esibi dato che parliamo del 1978 e con " un'emozione da poco" incanta tutti non solo per l'interpretazione magistrale ma anche per un look audace, anticonformista e assolutamente spregiudicato ma in linea con la presa di potere dell'epoca da parte delle donne sempre più consapevoli di poter ricoprire ruoli fino all'ora svolti principalmente da figure maschili.
Venendo ai giorni nostri come non citare la teatralità provocatoria di Achille Lauro che usa gli abiti come veri e propri costumi teatrali in modo cosi scenico e dirompente che quasi oscurano le canzoni portate sul palco e ancora come dimenticare Mamhood e Blanco che nel 2022 con la canzone "Brividi" ne escono vincitori non solo dalla kermesse canora ma anche dalla scelta di stile in quanto portavoci di uno stile genderless ma con eleganza senza volgarità sempre più attuale e conforme alla realtà. E a oggi ci sarebbe un look che spiazzerebbe davvero tutti dopo tutto quello che è gia stato fatto e visto? Credo che la sensibilità dell artista stia nel saper scegliere cosa può interpretare, di cosa si può fare portavoce per scuotere le coscienze o focalizzare lo sguardo su temi caldi attuali che spesso presi dalla nostra quotidianità e della frenesia di ritmi di vita sempre incessanti ignoriamo..in fondo l'arte cos'è se non un tentativo di far riflettere tramite lo stupore e la meraviglia? Quindi avanti tutta e vediamo cosa ci riserverà questo Festival di Sanremo 2025!
L'UPCYCLING: IL FUTURO DEL RIUSO CREATIVO
Dopo un anno nella vendita di vintage ho deciso di ampliare ciò che proponevo con un progetto che altro non vuole che ridare nuova vita a capi che per qualsiasi ragione non possono più averla perché fallati o eccessivamente deteriorati e quindi i pezzi appartenente al mio archivio che non fossero per queste ragioni più vendibili ho deciso di dargli nuova vita trasformandoli in qualcos’altro esattamente ciò che si chiama in gergo tecnico upcycling. Ho cominciato prendendo delle cravatte vintage che non avevano più mercato..e da quelle stampe così eccentriche e particolari con quei tessuti in 100% seta ci ho subito visto degli accessori per capelli da donna e da qui sono nati i miei cerchietti ricavati da cravatte vintage in 100% seta! Tutti pezzi unici, originali e fatti a mano per ridare nuova luce a un capo che non ne ha più.
Il progetto è partito come dicevo da delle cravatte ma la creatività non ha limiti e qualsiasi cosa mi capiti fra le mani ( sempre con il criterio di trasformarla perché non può più essere vendibile per motivi commerciali o di usura) può essere trasformata in qualcosa di bello sempre con un tocco vintage nello stile in cui viene creato!
Così è successo anche che un pantalone di Emilio Pucci fallato è stato trasformato in fasce anni 50 richiamando il periodo in cui lo stilista era attivo e dandogli un tocco da perfetta Pinup! ; )
Trovo che l’upcycling sia divertente, sia giocare con la moda e al tempo stesso è un modo per dare una seconda chance a ciò che non ha più vita.
Inoltre il concetto di upcycling non viene solo applicato a capi vintage ma il concept è quello di applicarlo anche a tuttò ciò che concerne il mondo di Silvia’s Vintage Corner quindi anche gli allestimenti dei Market a cui partecipo sono tutti realizzati tramite materiale di recupero o con pezzi di scarto di falegnameria che assemblandoli e riattualizzandoli gli viene conferito un nuovo aspetto oltre che un nuovo utilizzo che rende i nostri stand creativi con un tocco di modernità nel contesto del vintage perché ciò che voglio trasmettervi è proprio che il vintage deve essere una scelta di stile sì ma che non riguarda solo il passato e la storia, riguarda anche il presente perché scegliendo quel capo scegliamo di farlo rivivere e riattualizzarlo magari mixandolo con un look giovane e fresco.
I MARKET
PREMIO MIGLIOR STAND AL SANTARCANGELO VINTAGE FESTIVAL 2024
BOLOGNA, PRESSO "I GIARDINI MARGHERITA" PER L'EVENTO "MARCHE MATINEE" 2024
"RIMA MARKET" ALL'ALTROMONDO STUDIOS DI RIMINI 2025
IL CONCEPT DEI MARKET
Siamo solo all’inizio e ci saranno ancora tanti Market da fare e in cantiere un progetto per un deposito dove riceverò su appuntamento…
Quindi Stay Tuned perché il tour continua!!
I NOSTRI PROSSIMI APPUTAMENTI:
LA MIA ESPERIENZA RACCONTATA IN RADIO!!
Recentemente mi sono recata presso gli studi di StoryTime a Bologna per fare una chiacchierata sulla mia attività e far emergere gli aspetti più salienti della mia esperienza..a breve vi girerò la mia intervista integrale a video su instagram..è stato emozionante poter raccontare tramite un canale come la radio la mia passione come è nata e come si è evoluta nel tempo da solo passione a vero e proprio lavoro che svolgo con determinazione e costanza. Nell' intervista vengono toccati vari temi fra cui la conservazione di un capo, come avviene la selezione su cosa mi concentro maggiormente quali sono gli aspetti che più mi colpiscono di un capo fino ad arrivare ai temi della sostenibilità che io esprimo ulteriormente nella mia linea di riciclo creativo e al tema del futuro..come mi vedo fra qualche anno e che ruolo potrei avere in questo settore..il futuro riserva sempre delle sorprese ma meglio non farsi mai trovare impreparati e saper sempre che direzione prendere è importante per fissarsi degli obiettivi..queste sono le premesse di un'intervista bella, informale e piena di voglia di raccontarsi!